Ci sono sviluppi in merito alla lettera scritta da Corrado Mallia, in cui il lettore ha esposto una serie di problemi sopravvenuti a seguito della morte della madre e della successiva sepoltura al cimitero comunale di Avola. Il sindaco Rossana Cannata sorpresa e scossa dal contenuto di tale missiva (che Mallia dichiara di avere mandato via pec al Comune di Avola) ha chiesto subito spiegazioni agli uffici e ha avuto prontamente risposta dal responsabile del servizio cimiteriale, il Geometra Antonino Romano.
“Premesso che in ordine alla scelta del luogo ove seppellire la salma in questione, non risulta che alcuno abbia fatto una richiesta di loculi, in particolare l’ufficio preposto segnala che in ordine al seppellimento in oggetto non sia stato interpellato l’ufficio competente, al contrario risulta esclusivamente la richiesta di inumazione effettuata dal parente più prossimo che deve interpretarsi, in mancanza di altri elementi, essa rappresenta la volontà del defunto. Quindi non risponde al vero la dichiarazione del sig. Mallia Corrado che l’ufficio competente abbia affermato che non vi fossero sepolture alternative al sig. Mallia – si legge nella replica degli uffici -. In ordine a quanto accaduto durante la presunta ricerca di uno spazio per inumare il feretro, si rappresenta che gli addetti hanno effettuato la verifica dell’effettiva idoneità delle aree libere in presenza dei parenti che ne hanno evidentemente travisato i motivi; il campo risale a un’epoca remota ed è buona pratica effettuare un saggio per verificare che l’area preventivamente individuata non risultasse occupata da alta salma. In ordine a detta imperdonabile leggerezza questo ufficio perseguirà i responsabili, così come ha avviato un’indagine atta a verificare chi abbia espresso le opinioni razziste citate nella mail in oggetto. In ordine al dubbio sollevato che la profondità della fossa non fosse regolamentare, questo ufficio effettuerà nel più breve tempo possibile una verifica. Quanto alle accuse mosse a questo ufficio in ordine soprattutto ad una condotta irrispettosa verso i defunti e ad una non meglio identificata connivenza fra questo ufficio e l’Amministrazione Comunale, dopo aver acquisito gli esiti delle verifiche su accennate, lo scrivente si riserva di porre in atto tutte le azioni e ragioni tuzioristiche del caso”.
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