Una parrocchia che cresce sempre di più, ma che avrebbe bisogno di nuovi spazi per le attività. Si tratta di quella di Santa Maria di Gesù, imprescindibile e frequentatissimo presidio di legalità e inclusione del quartiere Priolo che, tra l’altro, ha sviluppato una bella sinergia con la scuola Collodi. Proprio i bimbi del Collodi hanno accolto, qualche tempo fa, Mons. Salvatore Rumeo. Le classi si sono riunite per rivolgere delle domande al vescovo e accoglierlo con dei calorosi canti. Monsignor Rumeo ha avuto modo di apprezzare il prezioso lavoro svolto insieme dalla scuola e dalla parrocchia di Santa Maria di Gesù, con don Paolo Trefiletti e la numerosa schiera di volontari.
La parrocchia, infatti, ha accolto già da tempo la richiesta di aiuto formulata dalle maestre: “All’inizio dell’anno scolastico ci siamo attivati per potere donare materiale di cancelleria da distribuire ai ragazzi e siamo felici di annunciare che la collaborazione tra le due istituzioni continua anche adesso” si legge in una nota della parrocchia. Tanti, infatti, i volontari tra i parrocchiani che si sono autotassati per poter svolgere le attività e pronti a rendersi utili in orario pomeridiano. Purtroppo, però, mancano i locali adeguati “Fino a quattro anni fa utilizzavamo la palestra, adesso però i locali non sono più funzionali. Ringraziamo il vescovo per averci ascoltati e speriamo che presto sia possibile utilizzare nuovi locali messi a disposizione dalla Curia”.
Al momento, infatti, anche il prezioso lavoro della Caritas è reso difficoltoso dalla mancanza di spazi adeguati: “Sono sempre di più le persone che accogliamo per la distribuzione pasti e a volte siamo costretti a svolgere il servizio di centro ascolto su strada. Non abbiamo neanche un oratorio, che dovrebbe essere il cuore di una parrocchia”.
Sulla base di principi ispiratori che fanno riferimento alla sussidiarietà, alla cooperazione, alla partecipazione e al concorso per la costituzione di un sistema integrato a favore di bambini, adolescenti e giovani, la parrocchia è pronta a rendersi ancora più partecipe a favore della comunità avolese, se solo accadesse il piccolo “miracolo” di trovare nuovi efficienti locali per le numerose attività.
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