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“Il vino per raccontare e difendere il territorio”, la Strada del Vino del Val di Noto traccia la direzione

Il vino del Val di Noto, del resto, sta bene oltre ad essere chiaramente buono: il 19 marzo a Siracusa evento per ristoratori e operatori del settore

“Con il vino raccontiamo la storia di un territorio, rilanciamo l’esigenza di fare squadra e proponiamo un patto con i nostri ristoratori: è ancora troppo poco il vino prodotto nel Val di Noto che si beve nel Val di Noto”.  Un nuovo lungo anno attender l’associazione Strade del Vino del Val di Noto e stamattina ai microfoni di Siracusa News sono intervenuti il direttore Frankie Terranova e Sebastiano Gulino, ex presidente, e proprietario dell’omonima cantina.

Il vino, le doc, che sono tre, e le igt, al momento una, al centro, la necessità di una visione comune: tutti temi attuali che servono per difendere il territorio e poi declinarlo, dopo aver incassato l’ok dal Ministero per la costituzione del consorzio di tutela.

Dalle parole di Gulino è emersa la voglia di una visione comune e il rammarico per aver “perso tempo”. “Rispetto agli altri tendiamo a dimenticarci quanto il vino sia stato e sia importante per la nostra storia e il nostro territorio. Stiamo recuperando il gap, ma dobbiamo fare i conti anche con percentuali bassissime perché nel frattempo si è preferito togliere vitigni e proiettarsi verso altri tipi di produzioni”.

Il rilancio parte dall’esigenza di fare squadra, grazie anche ad una rinnovata visione. Per Frankie Terranova, infatti, il fatto che “ci siano oltre 40 cantine e molte di queste hanno una direzione giovanile è un ottima base di partenza. Ma non possono essere in contrapposizione: non possiamo essere concorrenti tra di noi, invece dobbiamo fare squadra e cambiare le tendenze”. 

Il vino siciliano, del resto, sta bene oltre ad essere chiaramente buono. Forse serve crederci un po’ di più: ed ecco perché Strade del Vino ha già in programma tre appuntamenti di Vini e Vitigni del Val di Noto (19 febbraio a Siracusa, 18 marzo ad Avola e 19 aprile a Modica) per incontrare ristoratori e operatori settori.

Aspettando il G7 agricoltura.


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