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Avola, personale sanitario aggredito, Fials e Aasi esprimono solidarietà

Due note in cui si chiede un'azione incisiva per affrontare il tema della prevenzione e delle misure da adottare per tutelare il personale

“Non possiamo permettere che chi è chiamato a salvare vite venga messo in pericolo, compromettendo così il diritto alla salute e alla sicurezza di tutti i cittadini”. Lo scrive in una nota la segreteria provinciale della Fials di Siracusa che esprime la “massima solidarietà e vicinanza ai colleghi della Seus 118 che, la sera del 17 settembre, sono stati vittime di un’aggressione vile e ingiustificata durante un intervento di soccorso ad Avola. Episodi di questo genere, oltre a rappresentare una grave violazione dei diritti degli operatori sanitari, costituiscono un serio pericolo per la sicurezza di chi ogni giorno svolge un lavoro cruciale per la collettività.
È doveroso ricordare che il contrasto agli atti di violenza nei confronti degli operatori sanitari è stato recentemente rafforzato con il decreto legge 34/2023, che prevede pene più severe per chi commette tali reati. Tuttavia, le misure legislative, seppur fondamentali, non sono sufficienti senza un’effettiva applicazione e un’attenta vigilanza da parte delle Istituzioni. Auspichiamo che episodi come quello accaduto ad Avola siano affrontati con la massima determinazione”.

Alla voce di Fials si unisce anche AASi , l’associazione autisti soccorritori italiani che con una nota a firma del presidente Stefano Casabianca manifesta solidarietà e chiede ai vertici della regione, all’asp e alle autorità   “di essere nostri “Ambasciatori” nel
manifestare la piena solidarietà da parte degli autisti soccorritori italiani all’ aggredito, condannando con forza ogni forma di aggressione al personale sanitario Ribadendo, come già fatto in passato, la necessità affrontare il tema della prevenzione e delle misure da adottare per tutelare il personale del SSR in un apposito tavolo tecnico di confronto


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