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Avola, non ci sono elementi che provino l’effettiva attività di spaccio, assolto 35enne

Il giudice Monocratico del Tribunale di Siracusa ha assolto dal reato di detenzione ai fini di spaccio B.M. ,classe 1989, soggetto con plurimi precedenti penali anche specifici.

Assolto perché il fatto non è previsto dalla legge come reato. Con questa formula il giudice Monocratico del Tribunale di Siracusa ha assolto dal reato di detenzione ai fini di spaccio B.M. ,classe 1989, soggetto con plurimi precedenti penali anche specifici.

Durante una perquisizione operata dalla Polizia, era stata rinvenuta in possesso all’uomo sostanza stupefacente del tipo hashish nel peso complessivo di 16 gr complessivi più materiale ritenuto utile per il confezionamento, nonché 12 semi di cannabis indiana e un bilancino.

Dalle risultanze del processo è emerso che “valutati i modici quantitativi di stupefacente in sequestro e la bassa efficacia drogante (così come risultato dalle analisi di laboratorio effettuato) in assenza di altri elementi dimostrativi di una effettiva attività di spaccio posta in essere dall’imputato non possa essere raggiunta la prova certa sulla destinazione dello stupefacente a terzi, conseguendo è una sentenza di assoluzione per il fatto della della detenzione di droga nel caso di specie non è previsto dalla legge come reato”.

Con tale motivazione il Tribunale  ha accolto la tesi della non punibilità punibilità sostenuta dal difensore , avvocato Natale Vaccarisi e ha ritenuto di mandare assolto il B.M., atteso soprattutto che la pubblica accusa aveva richiesto per tali fatti la condanna a mesi 8 di reclusione.

 

 


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