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Cori razzisti durante Jonica-Avola, il Giudice sportivo rinvia la decisione

Lo 0 a 3 al momento dell'interruzione non è stato omologato

È rinviata di qualche giorno la decisione del Giudice Sportivo sul caso Jonica-Avola, sui presunti insulti razzisti rivolti a un giocatore della società messinese che, a pochi minuti dalla fine e sul 3 a 0 per gli avolesi, ha portato all’abbandono del match da parte della formazione di casa.

Lo si legge nel comunicato ufficiale numero 140 pubblicato oggi dalla Lnd Sicilia, che non inserisce la partita tra quelle con risultato ufficiale ma si riserva decisioni in merito dopo aver “preso atto del preannuncio di ricorso da parte della Societa’ Asd Città di Avola ai sensi dell’art.67 del C.G.S.”.

Un caso che ha avuto una risonanza nazionale, con la notizia rimbalzata sulle testate giornalistiche (sportive e non) più importanti d’Italia, con le due società che nel condannare insieme l’episodio, continuano a rispondersi a colpi di post su Facebook.

L’ultimo in ordine di tempo è dell’Avola Calcio.

“Ieri è stato un triste giorno. Un attacco mediatico ha messo in luce come molte testate giornalistiche si concentrino esclusivamente sull’audience, trascurando la verifica della veridicità delle notizie. Il comportamento della dirigenza Jonica rappresenta un esempio di AntiSport e Anticalcio. Comprendiamo che la situazione sia complessa e delicata, e che sia fondamentale affrontare il razzismo in tutte le sue forme. Tuttavia, è altrettanto importante gestire le accuse con chiarezza e onestà. Il fatto che il calciatore non abbia reagito e non si sia fermato durante quei pochi brevi seppur scellerati cori razzisti può suggerire che non abbia percepito l’incidente come un attacco diretto, o che abbia scelto di non dargli importanza. D’altra parte, la reazione dei dirigenti e del presidente, che hanno intimato a mister e squadra di abbandonare il campo, può apparire come una strategia discutibile per ottenere un vantaggio. Tuttavia la società tiene a precisare che si dissocia dagli pseudoultras e che ricorrerà in ogni forma e in ogni sede per difendersi da chiunque intenda lederne immagine o meriti sportivi acquisiti in campo”.

Mentre ieri la società messinese aveva ringraziato le testate giornalistiche che avevano dato spazio a quanto successo.


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