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Al Salone del Libro anche l’autrice avolese Manuela Fanti con “L’odore della paura”

La presentazione del libro al Salone di Torino si è svolta assieme all’editore Jean Luc Bertoni, che ha coinvolto l’autrice in una piacevole e esaustiva chiacchierata da cui ha fatto emergere i punti chiave del romanzo, come la paura, l’introspezione e la caratterizzazione dei luoghi e dei personaggi

Manuela Fanti, autrice nata a Bologna, ma di adozione avolese, al Salone di Torino con il suo nuovo romanzo thriller “L’odore della paura” edito dalla casa editrice Bertoni. Nell’edizione che si è appena conclusa della fiera dell’editoria più importante in Italia, spazio anche per un’autrice di Avola. Fanti inizia a scrivere per sfogare il dolore della malattia di sua madre attraverso di diari, fiumi di versi che poi, più tardi, trasforma in prosa. Arrivano poi i corsi di scrittura e le pubblicazioni. La sua prima pubblicazione nel 2014 “Semplicemente complicato” edizioni Creativa “Ciatu Miu” 2018 Nulla Die editrice e per Bertoni, nella collana Ira, L’odore della paura 2023.

Il tema del romanzo è la paura. L’autrice ha voluto focalizzare l’attenzione del lettore su una delle emozioni più comuni e naturali che accompagnano ognuno di noi nella quotidianità. Ha così caratterizzato ogni personaggio regalandogli un motivo per il quale provare timore. La trama si dipana in due due storie parallele che inesorabilmente vanno a convergere. Da una parte la famiglia Sarti che convive con lo spettro della rara malattia del piccolo Daniel, dall’altra parte invece un commissario dal passato drammatico che insegue un serial killer soprannominato la bestia. Le due time line si uniranno quando la polizia busserà alla porta della famiglia Sarti.

La presentazione del libro al Salone di Torino si è svolta assieme all’editore Jean Luc Bertoni, che ha coinvolto l’autrice in una piacevole e esaustiva chiacchierata da cui ha fatto emergere i punti chiave del romanzo, come la paura, l’introspezione e la caratterizzazione dei luoghi e dei personaggi. Infatti, è stato sottolineato più volte che, l’idea del romanzo nasce proprio da un luogo del passato che l’autrice ha frequentato in adolescenza: “era proprio in quella casa, immersa nella natura, nel silenzio e con i rumori della notte, che sentivo strisciarmi addosso il gelo della paura”.


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