Riceviamo e pubblichiamo nota pervenutaci a firma di Anpi Avola:
“Disorientamento ad Avola nell’interpretare una memoria storica di un fante avolese catturato dai Tedeschi dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943. Per un’evidente incongruenza tra due date di cattura. O l’una data o l’altra!
Nella ultimissima ed ennesima targa a cura dell’Amministrazione Comunale di Avola sta scritto in forma corretta il giorno della cattura, che corrisponde al 9 settembre 1943, mentre nella pietra di inciampo, collocata quasi sotto questa, con scrittura approvata sia dall’Amministrazione Comunale di Avola sia dalla locale associazione Fidapa, che ha con essa collaborato, sta scritto 28 agosto 1944.
(Entrambe si trovano collocate all’ingresso dell’area della Biblioteca Comunale, in Via San Francesco D’Assisi n. 48 ad Avola).
Chiunque a questo punto viene a chiedersi: O l’una o l’altra data!
L’Anpi, che è ben documentata da tempo sulla morte in campi di concentramento nazisti di questo IMI avolese (internato militare italiano), e su altri dieci ben dall’Anpi conosciuti militari del luogo, insiste che si cambi quella pietra con un’altra corretta…
L’Anpi sa già dell’interesse maniacale per le targhe da parte di questa Amministrazione e della precedente, e quasi tutte non le ha potute condividere…
In questa occasione e per questa targa non trova nulla da ridire per Bianca, anche se si poteva evitare di omettere che Michele Bianca era nato ad Avola il 24 marzo 1918 (o non lo si sapeva?)
A proposito di targa che interessa all’Anpi e a molti cittadini, è da tempo che c’è una proposta di targa fatta verbalmente e più volte anche per iscritto e, addirittura, per PEC al Comune di Avola, e che questa Amministrazione (e la precedente!) non riesce ad accettare.
Perché non se ne dedica una al generale Francesco Giangreco, che – come generale – fu la massima autorità cittadina, che finì nello stesso campo di concentramento del Bianca, a Flossembürg, per non passare coi repubblichini fascisti di Salò o al servizio dei Tedeschi?
Per far accettare questa onorevole targa l’Anpi sta dovendo aprire una raccolta di firme anche online, vista l’ostilità o il disinteresse in oltre dodici anni di sua segnalazione.
C’è proprio bisogno che si arrivi a tanto?
A proposito di Michele Bianca l’Anpi precisa che, secondo il documento rilasciato dall’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione e loro familiari, ente morale dal 1949, come l’Anpi, che lo è dal 1945), si ricava che MICHELE BIANCA nacque ad Avola il 24 marzo 1918.
Fu catturato dai Nazisti il 9 settembre 1943 nella Caserma XXX Maggio di Peschiera Del Garda, con internamento nel campo di Concentramento di Dachau, poi internato nel campo di concentramento di Hersbruck, sottocampo dipendente dal lager di Flossenbürg. Qui risulta deceduto il 28 novembre 1944, sepolto a Flossembürg “Lager Friedhof” fossa comune.“
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