Ad Avola uno dei primi nidi accertati in Europa della formica di fuoco; a segnalarlo, ai microfoni di TGRegione Sicilia l’agronomo Ferdinando Caldarella. La Solenopsis invictaè la quinta specie invasiva più dannosa al mondo per i suoi effetti sull’ambiente, l’agricoltura e la salute umana. Può distruggere i raccolti, competere con altri insetti, causare danni strutturali agli edifici e la sua puntura può essere pericolosa per le persone.
Il primo nido avolese è stato censito dall’agronomo in un terreno sabbioso e caldo umido favorevole, dunque, alla proliferazione della formica, in contrada Gallina. Caldarella da lì in poi ha mappato i diversi formicai. La supposizione più quotata è che la formica sia giunta dal Brasile su qualche nave merci approdata ad Augusta.
Dal fiume Ciane all’Asinaro, diversi i territori coinvolti. Una minaccia seria per la biodiversità e l’agricoltura, purtroppo, ma anche per l’uomo che se punto può avere diversi fastidi alla pelle. I ricercatori hanno allertato le autorità regionali, a cui ora le normative europee impongono di affrontare il problema. Il termine per la risposta da parte delle autorità all’Europa è di due mesi.
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