Nell’ambito dell’operazione “Notte Bianca”, che nel corso della notte di lunedì 30 gennaio ha visto i Carabinieri dare esecuzione a 14 provvedimenti cautelari emessi dal Gip di Siracusa su richiesta della locale Procura della Repubblica per i reati di detenzione e spaccio in concorso di sostanze stupefacenti, un aspetto di particolare interesse assume il linguaggio utilizzato dagli indagati nelle conversazioni
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