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Avola, inclusione, “Nessuno escluso. FormidAbili”, al via il progetto regionale

Il progetto annuale strutturato in tre momenti inclusivi e formativi focalizzerà l’attenzione su tre azioni specifiche e mirate

Ha preso il via il progetto regionale “Nessuno escluso. FormidAbili” dell’Associazione SuperAbili e.t.s. di Avola. La regione Siciliana e in particolare l’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, nell’ambito delle realizzazioni di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del codice del terzo settore, sosterrà questo interessantissimo progetto che vedrà coinvolte decine di persone con disabilità, giovani, famiglie e un gruppo di volontari delle provincie di Siracusa e Ragusa. Il progetto annuale strutturato in tre momenti inclusivi e formativi focalizzerà l’attenzione su tre azioni specifiche e mirate.

“Comunità viva” è la prima azione di sensibilizzazione e di informazione sui temi legati alla disabilità e che vedrà coinvolte persone con disabilità e le loro famiglie, enti del terzo settore, imprese, enti professionali, ed enti locali, di ben nove comuni della provincia di Siracusa e Ragusa.

“Emozioni al centro” è la seconda azione inclusiva che avrà come obiettivo primario, grazie ai due laboratori sull’educazione alle emozioni e sulle autonomie sociali, lo sviluppo di competenze socializzanti ed emotive necessarie per strutturare e predisporre un serio e valido progetto di vita indipendente.

Il laboratorio “Baskin” è la terza azione sportiva del progetto. Grazie a questo sport, veramente inclusivo, scenderanno in campo decine di persone con disabilità e normodotate che avranno come obiettivo primario lo sviluppo di competenze socio-relazionali e il potenziando degli aspetti cognitivi e psichici di ogni singolo atleta.

«Grazie a questo progetto “innovativo-inclusivo” e di promozione del volontariato – afferma Giuseppe Cataudella, presidente dei SuperAbili – daremo una grande opportunità sociale e di partecipazione attiva ai tanti giovani con disabilità e alle loro famiglie che, come spesso accade a conclusione del ciclo scolastico, ritornano a vivere nella penombra e a ahimè ai margini dei tanti contesti socio-culturali e sportivi che il territorio con fatica offre solamente a pochi di loro»


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