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Avola, operazione “Mater Familias”, si va verso la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati

Tra i sette anche un 32enne avolese, già con precedenti di polizia in ordine alla materia degli stupefacenti, che ha beneficiato della sostituzione della misura cautelare da quella carceraria a quella domiciliare

Si aprono le porte del carcere per uno dei sette indagati tratti in arresto nel novembre del 2023 nell’operazione portata a termine dagli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Avola, denominata “Mater familias”, per un’attività di spaccio posta in essere, secondo l’ipotesi accusatoria, dal febbraio all’ottobre del 2023.

Dalle indagini espletate, infatti, emergeva un’attività al dettaglio e al minuto di svariate quantità e qualità di sostanze stupefacenti. Fra gli indagati tratti in arresto anche C.A., classe ’92, già con precedenti di polizia in ordine alla materia degli stupefacenti, che ha beneficiato della sostituzione della misura cautelare da quella carceraria a quella domiciliare, disposta con Ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Siracusa il quale, accogliendo le argomentazioni esposte dalla difesa dell’indagato, rappresentata dal legale Natale Vaccarisi, ha ritenuto affievolite le esigenze cautelari e probatorie originariamente ravvisate. Anche M.C. classe 91, pure indagato, ha beneficiato della sostituzione della misura cautelare carceraria con quella degli arresti domiciliari già il 18 marzo scorso, a seguito di accoglimento da parte del GIP dell’istanza avanzata dallo Studio Legale Racioppo.

Nelle more, la Procura della Repubblica di Siracusa ha disposto, per tutti gli indagati, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e, pertanto, a breve lo stesso ufficio procederà ad emettere la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati, chiamati a rispondere, a vario titolo, di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, aggravata dall’essere stata commessa mediante la disponibilità di armi, nonché per tutta una serie di singole cessioni della medesima sostanza, anch’esse aggravate dall’essere state commesse da più di tre persone riunite.


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