L’onorevole Luca Cannata, intervistato da Siracusanews, è intervenuto sulla questione del punto nascite di Avola/Noto. L’argomento è di strettissima attualità poichè proprio ieri la Regione, dopo settimane di polemiche, ha chiesto all’Asp se, data la carenza di personale, sussistano ancora i livelli minimi di sicurezza e il parare dell’onorevole in materia è abbastanza chiaro. Cercare di non chiudere il reparto è la priorità, dato che ciò provocherebbe un inevitabile ingolfamento dell’ospedale di Siracusa: “Dobbiamo fornire servizi sanitari, non rimuoverli. Tuttavia il governo è in carica da poco più di un anno, e i disastri che la provincia sta scontando sono la conseguenza di processi di lunga durata: una negligenza verso uno sviluppo sostenibile della sanità nazionale”, sostiene Cannata. “È per far fronte alla mancanza di medici che abbiamo aumentato il numero delle iscrizioni alla Facoltà universitaria, da 15.000 a 19.000 posti, ma chiaramente i risultanti saranno visibili tra almeno 6 anni”.
Cannata ha puntato il dito contro “alcuni politicanti e sindacati” che avrebbero speculato sulla “gente e sui servizi sanitari” e ha ribadito che la carenza di personale nei reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria al Di Maria/Trigona è dovuta al fatto che alcune dottoresse sono attualmente in maternità e che si è provveduto a sopperire a tale situazione con la turnazione di medici provenienti da altre strutture sanitarie della provincia.
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