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Avola, romanzo d’esordio per la giovanissima autrice avolese Vittoria Caldarella

Per il suo esordio, Vittoria Caldarella, 18enne studentessa del Dams di Roma,  all’attivo diversi premi scolastici dedicati proprio alla scrittura, ha deciso di raccontare una storia che aveva in mente da tempo e che, nel periodo della pandemia, ha iniziato a mettere nero su bianco

Si intitola “Oltre i miei occhi” il romanzo d’esordio della giovanissima scrittrice avolese Vittoria Caldarella, il primo di quella che si prospetta essere una saga in diversi volumi. Una storia  di affetti, amicizia, ma anche di turbamenti emotivi e relazioni tossiche, con uno stile di scrittura scorrevole, limpido e a tratti frizzante.

Al centro le vicende di Davide e Sophie, due anime che si incontrano, due giovani che si scoprono attratti l’uno dall’altra in modo diverso rispetto al loro solito legame amicale. Cominciano a vedersi di nascosto, come semplici amici, ma presto si rendono conto che tra di loro c’è qualcosa di più profondo. La scoperta dei nuovi sentimenti è travolgente e incerta, ma entrambi si rendono conto che la connessione che hanno sviluppato è potente e non può essere ignorata. Il lieto fine per i due, però, non è affatto scontato.

Per il suo esordio, Vittoria Caldarella, 18enne studentessa del Dams di Roma,  all’attivo diversi premi scolastici dedicati proprio alla scrittura, ha deciso di raccontare una storia che aveva in mente da tempo e che, nel periodo della pandemia, ha iniziato a mettere nero su bianco. Un lavoro di scrittura durato ben due anni per una vicenda che, come chiarisce la giovane autrice “non è autobiografica” . “Durante il mio percorso iniziato un po’ per gioco, mi sono resa conto che la scrittura è la mia più grande passione – dice la giovane autrice – Il mio è un progetto molto grande, il libro in realtà è il primo di una collana e nel frattempo ho in mente già altre storie da scrivere.

Nonostante la giovane età sono consapevole dell’impegno e della dedizione necessarie per raggiungere i miei obiettivi. Spero di poter condividere le mie storie con il mondo e di lasciare un’impronta nel campo della scrittura. Con la mia passione, determinazione e talento, mi preparo ogni giorno a realizzare i miei sogni”.

Giovanissima ma con le idee già abbastanza chiare. Vittoria studia cinema e da grande vorrebbe diventare sceneggiatrice “e magari produrre un film dai miei romanzi”. Ha lavorato  alla festa del Cinema di Roma, partecipando anche ai workshop con Paola Cortellesi, in sala ancora adesso con il fortunatissimo “C’è ancora domani”: “l’esperienza al Rome film fest è stata  tanto bella quanto formativa. Nel  giorno d’apertura, prima del nuovo film della Cortellesi, si è parlato anche del lavoro di sceneggiatore, che appunto è ciò a  cui aspiro e, poi, vedere sfilare sul red carpet i miei attori preferiti, ma anche registi e gente del settore è stato magnifico”.


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