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Avola, sentenza del Tar sulle concessioni perpetue, le precisazioni dell’on. Nicola Bono

Riceviamo e pubblichiamo nota a firma dell'on. Nicola Bono in merito alla recente sentenza del Tar sulle concessioni "perpetue" del Cimitero di Avola e della conseguente querelle sorta con il vicesindaco Massimo Grande

Riceviamo e pubblichiamo nota a firma dell’on. Nicola Bono in merito alla recente sentenza del Tar sulle concessioni “perpetue” del Cimitero di Avola e della conseguente querelle sorta con il vicesindaco Massimo Grande:

L’intervento in consiglio comunale, e successivamente il rilascio di una sua dichiarazione alla stampa da parte dell’Assessore ai Servizi Cimiteriali Massimo Grande, nascondono la verità ai cittadini avolesi.

Infatti, incredibilmente, l’Assessore nel compiacersi per tutte le decisioni favorevoli alle posizioni del Comune, ha omesso il tema più importante in assoluto della sentenza, perché ovviamente contrario agli interessi comunali.

Infatti, con tutta la precisione con cui ha elencato gli aspetti positivi per il comune, guarda caso, ha ignorato l’obbligo di citare i punti 5.2 e 6 della decisione del Tar di Catania, che invece sono quelli che hanno dato ragione piena e inconfutabile ai ricorrenti, e interessano anche a tutti i cittadini avolesi.

Si tratta, nel punto 5.2, del fatto che “la succitata sentenza ha ritenuto che il divieto di irretroattività degli atti sfavorevoli ha carattere cogente, cosicché la previsione regolamentare sulla trasformazione delle concessioni perpetue in temporanee andava applicata ai rapporti in essere dal momento della sua entrata in vigore e non prima”.

Il che vuol dire, come già chiarito nel comunicato precedente, che il comune non ha alcun diritto di chiedere adesso il pagamento del rinnovo delle concessioni, ma deve attendere 99 anni a partire dalla data di approvazione della modifica delle sepolture perpetue in sepolture temporanee, e cioè dal 30 Novembre 2023.

Quindi, da parte dell’Assessore Grande, che è anche avvocato, è inutile citare l’avviso pubblico del 29.01.2024 con cui il Capo Settore dei “servizi cimiteriali” aveva invitato i titolari delle sepolture perpetue a presentare formale istanza per il rinnovo delle concessioni scadute, perché la sentenza esclude categoricamente tale procedura, da effettuarsi unicamente alla scadenza dei 99 anni e cioè non prima del 2122.

E tale affermazione, che non solo è cogente, quindi un obbligo inderogabile, ma che viene ribadita per ben due volte nella sentenza del Tar, essendo riportata anche al punto sei, non riguarda solo il presente ed il futuro della gestione delle sepolture perpetue, ma anche il passato, essendo chiaro il concetto contenuto nella frase: “la previsione regolamentare sulla trasformazione delle concessioni perpetue in temporanee va, pertanto, applicata ai rapporti in essere dal momento della sua entrata in vigore e non prima”.

Ecco perché l’omissione è grave, considerando che da anni centinaia di cittadini avolesi sono stati costretti a effettuare pagamenti che secondo questa sentenza, apparirebbero illegittimi e non dovuti.

Questa sentenza ha quindi portato chiarezza alla città di Avola, ed ha dimostrato come sia discutibile il modo in cui questa amministrazione governa gli interessi della collettività cittadina“.

On. Nicola Bono


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