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Avola, trovato con la droga e accusato di spaccio, ma era per uso personale, assolto

All'esito del processo il Giudice Monocratico di Siracusa ha assolto il giovane osservando come, alla luce delle risultanze probatorie emerse, non sia stata provata l'accusa, al di là di ogni ragionevole dubbio.

Trovato con la droga e accusato di spaccio, ma era per uso personale, assolto. Il giovane era stato sorpreso con lo stupefacente mentre lo consegnava ad un amico e successivamente, estesa la perquisizione in casa, venivano rinvenuti sostanze stupefacenti e nello specifico marijuana posta sulla credenza e un bicchiere di carta contenente involucri di sostanza di tipo hashish detenuta nel frigo. Veniva, inoltre, rinvenuto un bilancino di precisione e un coltello intriso di sostanza stupefacente nonché una somma di denaro pari ad euro 250,00 l(in banconote da 50.00 euro) sul tavolo della cucina, ed euro 125,00 all’interno del portafogli in banconote da diverso taglio.
Le analisi sullo stupefacente rinvenuto consentivano di provare che si trattasse di sostanza stupefacente di tipo hashish da cui risultavano estraibili 974 dosi medie complessive, nonché sostanza di tipo marijuana, da cui risultavano estraibili 387 dosi singole medie per cui il giovane G.A. veniva arrestato con l’accusa di detenere ingente quantitativo di sostanza stupefacente da destinare allo spaccio ma il Giudice del tribunale di Siracusa, già all’esito dell’udienza di convalida di arresto tenutasi in data 6 maggio 2024 rimetteva in piena libertà G.A., giovane Avolese classe 1988, assistito dagli Avv.ti Antonino Campisi e Antonio Cappello.
Ad oggi è invece definitivamente finita con una sentenza di assoluzione la vicenda giudiziaria di G.A., accusato di possesso di sostanza stupefacente finalizzata alla cessione.
I fatti risalgono al mese di Maggio 2024, quando militari operanti in forza presso la Compagnia della Guardia di Finanza di Noto, nell’espletamento dell’attività di controllo del territorio Avolese, in servizio di appostamento, notavano un soggetto, salire a bordo di un’autovettura e consegnare un involucro al conducente. I militari, quindi, si avvicinavano al veicolo e procedevano ad identificare i due soggetti, rispettivamente in P.P. e G.A. e li invitavano ad esibire eventuale stupefacente detenuto. I militari estendevano la perquisizione presso l’abitazione del G.A. ove rinvenivano lo stupefacente detenuto, ovvero marijuana posta sulla credenza e un bicchiere di carta contenente involucri di sostanza di tipo hashish detenuta nel frigo. Veniva, inoltre, rinvenuto un bilancino di precisione e un coltello intriso di sostanza stupefacente nonché una somma di denaro pari ad euro 250,00 l(in banconote da 50.00 euro) sul tavolo della cucina, ed euro 125,00 all’interno del portafogli in banconote da diverso taglio.l ed io tutto, per i militari operanti, non era compatibile col consumo personale. Per questo motivo G.A. fu denunciato alla competente Procura della Repubblica ed è stato processato dal Tribunale di Siracusa.
In sede di convalida, il G.A, assistito dai difensori di fiducia Avv. Antonino Campisi e Avv.Antonio Cappello si sottoponeva ad interrogatorio affermando e motivando come la sostanza stupefacente rinvenuta era finalizzata all’uso personale.
Malgrado il rinvenimento del considerevole quantitativo di sostanza stupefacente la tesi difensiva e le dichiarazioni rese dall’imputato delineavano una versione alternativa dei fatti rispetto a quella prospettata nell’imputazione provvisoria.
A fronte delle argomentazioni sostenute dai difensori del G.A., questi optava per la scelta della definizione del processo mediante rito alternativo (Abbreviato) ed il Tribunale di Siracusa , considerato tutto quanto emerso, riteneva che, nel caso di specie, il G.A. fosse riuscito a dimostrare che la sostanza era stata acquistata per uso personale e non per finalità di spaccio e che il quantitativo in possesso dell’imputato, sebbene superasse la dose media giornaliera, era compatibile con la necessità di utilizzarlo per più giorni e visto anche l’eccessivo uso che l’imputato ne faceva quotidianamente di acquistarlo ad un prezzo inferiore.
All’esito del processo, dunque, il Giudice Monocratico di Siracusa ha assolto il giovane osservando come, alla luce delle risultanze probatorie emerse non sia stata provata, al di là di ogni ragionevole dubbio. la destinazione della sostanza detenuta dal G.A. all’attività di spaccio, ritenendo quindi di dover pronunciare nei confronti dell’imputato sentenza di assoluzione per insussistenza del fatto.
In altri termini, stante l’accertata detenzione e riconducibilità della sostanza stupefacente di tipo marijuana e hashish all’imputato, le dichiarazioni dallo stesso rese valutate in uno agli elementi probatori emersi hanno consentito una ricostruzione alternativa dei fatti rispetto a quella oggetto dell’imputazione tale da indurre il Tribunale a ritenere ragionevole che la sostanza rinvenuta fosse destinata all’uso personale, pronunciando quindi sentenza con formula assolutoria nei confronti dell’imputato ai sensi dell’art. 530 co.2. c.p.p., per il reato ascritto “perché il fatto non sussiste”.


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