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Collette, sospetti e inimicizie politiche scuotono Avola. Cannata replica: “attacchi costruiti ad arte”

A sollevare il polverone sono state le dichiarazioni rilasciate da due ex componenti della Giunta Cannata Luciano Bellomo e Antonio Orlando e dall'ex presidente del Consiglio comunale, Fabio Iacono

Approfondimenti della Procura di Siracusa in corso, ma al momento nessuna persona iscritta nel registro degli indagati per quanto riguarda le vicende che sono esplose con veemenza ad Avola e che vedono al centro il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata. La notizia anticipata ieri da Today e La Sicilia è quella dei versamenti – spontanei o meno, questo forse è il vero nocciolo della questione – che ex assessori ed ex consiglieri comunali della città della mandorla hanno versato (a volte in contanti, a volte in modo tracciabile tramite bonifico) per autofinanziare, attività politiche, benefiche o ludiche (come mangiare una pizza).

A sollevare il polverone sono state le dichiarazioni rilasciate da due ex componenti della giunta di Cannata (al tempo sindaco di Avola), Luciano Bellomo e Antonio Orlando e dall’ex presidente del Consiglio comunale, Fabio Iacono. Tutti oggi transitati alla “corte” di Gennuso in Forza Italia. E se da una parte gli inquirenti vorranno fare luce sulla liceità di questi movimenti economici, dall’altra quella che emerge con forza è la guerra intestina che si sta sviluppando – al netto delle smentite di sorta – nella zona sud della provincia tra i Gennuso e i Cannata, oltre alla spaccatura tutta interna a Fratelli d’Italia tra Luca Cannata e il parlamentare regionale Carlo Auteri, i cui rapporti sono a dir poco ai minimi storici.

Intanto sulla mera questione dei “rimborsi” l’ex sindaco di Avola e attuale parlamentare nazionale ha risposto con un post sui social dove rigetta ogni tipo di accusa. “Sono abituato agli attacchi, alle polemiche e persino alle indagini basate su ricostruzioni false – scrive Cannata sui social -. Siamo di fronte nuovamente a qualcosa di surreale, costruito ad arte, lontano dalla verità. È incredibile vedere come si provi a distorcere la realtà per creare uno scandalo dove scandalo non c’è. Non ci faremo fermare da regie occulte.  Non ci faremo intimorire dalla macchina del fango. Continueremo a portare avanti il nostro lavoro con la stessa determinazione di sempre. Per noi legalità, etica, coerenza e serietà non sono slogan, ma principi che guidano ogni nostra azione. Lo abbiamo dimostrato con i fatti”.


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